- 200 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
Boza! Diari di frontiera
Informazioni sul libro
Il diario è di solito un luogo intimo di riflessione e quelli etnografici non fanno eccezione: sono il primo strumento attraverso cui tenere traccia dell'incontro con il campo della ricerca, documentando gli sviluppi della riflessione, ma anche i dubbi, gli spaesamenti, le contraddizioni. Pubblicarli significa da un lato rivelare uno snodo fondamentale della produzione teorica, dall'altro scommettere sul valore letterario e pubblico che può assumere la scrittura nelle scienze sociali. Questi diari di campo, attraverso un'opera di montaggio narrativo e grazie alla capacità evocativa dell'illustrazione, esplorano le ricadute necropolitiche della produzione e del consolidamento dei confini esterni e interni dell'Unione Europea. Contestualmente, le storie individuali e collettive che qui affiorano – dai campi di Borgo Mezzanone ai valichi del Brianzonese, dagli uliveti tunisini a Lampedusa, dalle metropoli marocchine, da cui partono gli harraga, alle Canarie – restituiscono la potenza trasgressiva della solidarietà come pratica informale e rizomatica, capace di sostenere ciò che gli Stati sanzionano come mobilità inopportune.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Epigrafe
- Frontespizio
- Colophon
- Scrivere la frontiera
- Immagine uno
- Sulla rotta alpina
- Immagine due
- L’isola e il confine
- Immagine tre
- Dall’altro lato della frontiera interna
- Immagine quattro
- Passaggi atlantici
- Immagine cinque
- Navigazione anfibi
- Immagine sei
- La nostra Festa della Repubblica
- Immagine sette
- Tra i respinti della boza e gli harraga in Marocco
- Immagine otto
- Conversazioni tunisine
- Un modo di intendere l’etnografia multisituata