Volontà, destino, linguaggio
Filosofia e storia dell'Occidente
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Informazioni sul libro
La filosofia è sorta con un atto di divisione che ha separato ciò che sta, immutabile e incontrovertibile, da ciò che da questo essere è retto, ovvero con la divisione, celeberrima, tra essere e apparenza. Il mondo dell'apparenza, interpretato come luogo del divenire, ha assunto i tratti del non essere, imponendo ai filosofi l'esigenza di mettere in relazione il non essere con l'essere, ovvero di trovare una compatibilità tra contraddittori. La soluzione severiniana, che è qui ripercorsa in 6 dense lezioni, ha il pregio della semplicità e il rigore di un ferreo argomentare logico. Egli nega al divenire l'evidenza fenomenologica che comunemente gli si attribuisce. È certamente vero che i fenomeni entrino ed escano dalla percezione della coscienza mortale, ma senza che questo debba essere attribuito a un loro presunto divenire. Che l'apparenza sia il luogo del divenire è piuttosto un modo filosofico per rendere ragione dell'apparire dell'apparenza. Su queste basi la proposta di Severino offre un superamento del dualismo essere-apparenza e aiuta a leggere l'apparenza in manifestazione necessaria ed eterna dell'essere.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Informazioni bibliografiche
- Pagine introduttive
- Indice
- Premessa
- 1. Filosofia e storia dell’Occidente, ἐπιστήμη della verità
- 2. Senso e strutture dell’incontrovertibile nella prospettiva del Pensiero occidentale e nello sguardo del Destino
- 3. Destino e verità
- 4. Apparire, diventar altro, decidere
- 5. Il problema della libertà e la tecnica
- 6. Destino e linguaggio