[Salvo diversa indicazione, le traduzioni italiane dei passi di Epitteto, Marco Aurelio e Seneca citati nel testo sono tratte da: Manuale di Epitteto cit.; EPITTETO, Diatribe, in ID., Tutte le opere cit.; MARCO AURELIO, I ricordi cit.; e SENECA, Tutte le opere cit.; le traduzioni dei passi di altri autori utilizzate sono indicate nelle note che seguono; laddove necessario, le traduzioni sono state modificate; N.d.T.].
I. Il filosofo come medico.
La scuola filosofica come un ospedale è descritta in EPITTETO, Diatribe 3, 23, 30. Socrate traccia l’analogia tra il filosofo e il medico in PLATONE, Alcibiade 127e-130c, ed esorta le persone a prendersi cura della propria anima in ID., Apologia di Socrate 29d-30b. Egli sostiene che i beni esterni non abbiano valore in sé in ID., Eutidemo 278e-281e. Su Diogene di Sinope che vive in una botte e sceglie la semplicità della vita, si veda DIOGENE LAERZIO 6, 23 e 6, 37 [trad. it. Vite dei filosofi, a cura di M. Gigante, vol. I, Laterza, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1962)]. ARISTOTELE, Etica Nicomachea 4, 1, riflette sulla generosità. Il punto di vista di Zenone sui beni esterni si trova in DIOGENE LAERZIO 7, 102-7.
II. Quali cose si possono controllare?
La distinzione tra cose che sono in nostro potere e cose che non lo sono si trova in Manuale di Epitteto 1. Una descrizione fisica degli oggetti si trova in MARCO AURELIO, I ricordi 6, 13. Sul fatto di pensare a se stessi come attori in un’opera teatrale si veda Manuale di Epitteto 17. L’analogia di Antipatro con il tiro con l’arco si trova in CICERONE, I termini estremi del bene e del male 3, 22. MARCO AURELIO, I ricordi 2, 17, commenta il cambiamento universale. L’espressione di Zenone «il facile corso della vita» si trova in DIOGENE LAERZIO 7, 88 [trad. it. cit.]. «Per capovolgere la barca, il timoniere…» viene da EPITTETO, Diatribe 4, 3, 5. Per le riflessioni della sera e della mattina, si veda MARCO AURELIO, I ricordi 2, 1; e SENECA, L’ira 3, 36, 1-3. EPITTETO, Diatribe 4, 12 insiste sull’attenzione continua.
III. Il problema delle emozioni.
EPITTETO, Diatribe 1, 15, risponde all’uomo con il fratello adirato. La descrizione di Crisippo delle emozioni improvvise è riferita in GALENO, Sulle dottrine di Ippocrate e Platone 4, 2, 15-18. L’odio di Caligola per Seneca è attestato in DIONE CASSIO 59, 19. SENECA, L’ira 1, 1, 2, si riferisce alle emozioni come temporanea pazzia. Per l’analogia con il precipitare a terra, si veda ibid. 1, 7, 4. Sui primi movimenti, si veda ibid. 2, 2, 4 - 2, 3, 5. Per l’affermazione che «il timore provochi la fuga», si veda ibid. 2, 3, 5. Il passo «Ricordati che quello che ti offende…» è tratto da Manuale di Epitteto 20.
IV. Affrontare le avversità.
La morte di Seneca per ordine di Nerone è raccontata da TACITO, Annali 15, 60-64. SENECA, La provvidenza 2, 2, descrive le avversità come un esercizio; l’analogia con la lotta si trova ibid. 2, 3 e quella con i soldati ibid. 4, 8. CICERONE, La divinazione 1, 126, fa riferimento al fato della fisica. «La continuità della sventura» è in SENECA, Consolazione alla madre Elvia 2, 3. Il passo «Non sono d’accordo» è tratto da ID., Lettere a Lucilio 28. Il commento sull’essere preparati alle avversità si trova in ID., Consolazione alla madre Elvia 5, 3. Seneca riflette sul prepararsi alle avversità future in ID., Consolazione a Marcia 9, 1-2.
V. Il nostro posto nella Natura.
«Quale piccola parte…» è in MARCO AURELIO, I ricordi 12, 32. Per un esempio del suo punto di vista dall’alto si veda ibid. 9, 30. L’ipotesi Gaia è esposta in J. LOVELOCK, Gaia. A New Look at Life on Earth (1979), Oxford University Press, Oxford 2000 [trad. it. Gaia. Nuove idee sull’ecologia, Bollati Boringhieri, Torino 2011 (1a ed. 1981), p. 24]. L’immagine del fato che opera attraverso di noi è tratta da ALESSANDRO DI AFRODISIA, Il destino 181, 14. «L’uomo bene educato…» viene da MARCO AURELIO, I ricordi 10, 14; ibid. 9, 39, ad esempio, contrappone la provvidenza agli atomi; mentre «La Natura universa…» viene da ibid. 7, 75; e «Procura di avere un metodo…» da ibid. 10, 11.
VI. Vita e morte.
La citazione «Nulla tanto sfugge…» è tratta da SENECA, La brevità della vita 7, 3; «Ciascuno butta la vita a precipizio» si trova ibid. 7, 8-9; e «pagando con la vita» ibid. 20, 1. La citazione «Ora vuoi che lasci la festa» si trova in EPITTETO, Diatribe 3, 5, 10; «Non dire mai di una cosa» in Manuale di Epitteto 11; e «Se vuoi che i tuoi figli…» ibid. 14.
VII. La vita sociale.
Sul ritiro nella «cittadella interiore» si veda MARCO AURELIO, I ricordi 8, 48. ARISTOTELE, Politica 1, 2, descrive gli uomini come animali politici. Il racconto dell’uomo con la figlia malata si trova in EPITTETO, Diatribe 1, 11. I cerchi di Ierocle sono nominati in un frammento conservato da STOBEO 4, 671,7 - 673,11. La citazione «Cerchiamo di figurarci le due repubbliche…» è tratta da SENECA, L’ozio 4, 1. Elvidio Prisco è ricordato in EPITTETO, Diatribe 1, 2, 19-21. «Le leggi fossero uguali per tutti» si trova in MARCO AURELIO, I ricordi 1, 14; e «Un ramo strappato dal ramo contiguo…» ibid. 11, 8. L’esilio di Musonio Rufo è riferito da FILOSTRATO, Vita di Apollonio di Tiana 7, 16. MUSONIO, Diatribe 3 e 4, rivendica lo studio della filosofia per le donne. Il rischio di accompagnarsi a persone con cattive abitudini è discusso in EPITTETO, Diatribe 3, 16 e 4, 2.
Epilogo.
Il passo «La natura ha fatto sí» è tratto da SENECA, Consolazione alla madre Elvia 5, 1. I lettori interessati all’influenza successiva dello stoicismo possono consultare J. SELLARS, The Routledge Handbook of the Stoic Tradition, Routledge, London - New York 2016.
Prima di tutto vorrei ringraziare Casiana Ionita per avermi suggerito di scrivere questo libro, nonché per i suoi acuti commenti in corso d’opera e per il perfezionamento stilistico che ha apportato alla mia stesura. Vorrei anche ringraziare i miei collaboratori del gruppo Modern Stoicism: Christopher Gill, Donald Robertson, Tim LeBon e gli altri, del passato e di oggi. Probabilmente questo libro non sarebbe venuto alla luce senza il lavoro che abbiamo fatto insieme negli ultimi anni e che continuiamo a fare.
Ultima, ma non per importanza, la dedica di questo libro a Dawn, sine qua non.