Geografia economica dell'Europa sovranista
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Geografia economica dell'Europa sovranista

Gianmarco Ottaviano

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Geografia economica dell'Europa sovranista

Gianmarco Ottaviano

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In Europa occidentale la sfiducia montante nei confronti dell'Unione Europea ha una forte componente geografica e si manifesta più intensamente nelle regioni che hanno subito maggiormente gli effetti negativi della concorrenza internazionale. In queste aree si è andato affermando un voto 'sovranista', che vede nella chiusura al mercato internazionale e nel freno al progetto europeo la risposta più efficace alle richieste di 'protezione' dell'elettorato. Ma quali reali costi e benefici comporta l'essere parte dell'Unione? Che effetti economici deriverebbero da un distacco dall'Europa e chi ne subirebbe le conseguenze negative? L'Unione ci espone alla concorrenza internazionale e alla delocalizzazione del lavoro oppure ci difende? Il protezionismo può incentivare la nostra economia? Perché crescono i divari di sviluppo tra regioni europee ricche e povere se l'integrazione avrebbe dovuto ridurli? Quali effetti reali ha l'immigrazione sulle economie di tutta Europa? Gianmarco Ottaviano, tra i più autorevoli esperti di economia internazionale, fotografa la nuova geografia economica' del Vecchio Continente.

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Information

Year
2019
ISBN
9788858137086

1.
Geografia economica dello scontento

1. La Valle e la Collina

Andare dal Kensington Palace alla Grenfell Tower di Londra richiede circa mezz’ora a piedi, ma per la diversità dei luoghi è come essere teletrasportati tra due galassie lontanissime tra loro.
Il Kensington Palace è stato storicamente – ed è tuttora – la residenza di re, regine, principi e principesse. In tempi recenti ci ha abitato la principessa Diana e ci abita adesso il principe William con la sua giovane famiglia. Il palazzo è orientato in direzione nord-sud, delimitato a est dai raffinati Kensington Gardens e dagli ampi spazi verdi di Hyde Park. A ovest confina con Kensington Palace Gardens, un viale alberato costeggiato da lussuose ambasciate e ville che ne fanno l’indirizzo più esclusivo di Londra. Per i londinesi è semplicemente il Billionaires Row, il viale dei miliardari, dove si trovano alcune delle proprietà immobiliari più costose del mondo ad un prezzo medio di circa 40 milioni di euro. Il viale è chiuso al traffico. Solo le automobili dei residenti e delle loro scorte possono entrarci, ma soltanto dopo aver superato i due posti di blocco armati posizionati agli ingressi nord e sud del viale. Un tale spiegamento di forze è ovviamente giustificato, non solo dalla presenza del principe William al numero civico più prestigioso, ma anche da quella dell’ambasciata israeliana verso l’ingresso meridionale e della rappresentanza diplomatica russa in prossimità dell’ingresso settentrionale. Ciononostante, il passante occasionale non può non restare abbagliato dall’atmosfera di ricchezza e di potere che emana dal silenzio ombreggiato del Billionaires Row.
La Grenfell Tower è una torre di edilizia popolare, inaugurata a metà degli anni Settanta nell’ambito di un progetto più ampio di sviluppo urbano legato alla Lancaster West Estate a nord-ovest di Kensington Palace. La zona in cui si trova, nota come Notting Dale, è stata vittima dei missili V-2 tedeschi durante la Seconda guerra mondiale e, dopo le distruzioni belliche, è stata a lungo un quartiere di bassifondi fino al suo sgombero negli anni Sessanta in vista della realizzazione dell’Estate. Notting Dale significa «Valle di Notting» e, per raggiungerla da Kensington Palace, bisogna scavalcare Notting Hill, la celebre «Collina di Notting» di fama cinematografica.
La storia urbana della Collina e della sua Valle comincia intorno alla metà dell’Ottocento, in piena Seconda rivoluzione industriale. In quel periodo, spinta dalla concentrazione di forza lavoro richiesta dall’industrializzazione, Londra si espande, inglobando aree fino ad allora rimaste quasi esclusivamente rurali. Notting Hill è sulla frontiera occidentale di tale espansione e comincia ad accogliere la nuova classe media. Al di là della Collina, verso ovest, anche Notting Dale cambia aspetto per accogliere famiglie più umili, spesso al servizio delle vicine famiglie benestanti. Le donne povere della Valle fanno i lavori di casa per le donne ricche della Collina, mentre i loro uomini trovano impiego nella zona, inizialmente nelle fornaci e successivamente nelle porcilaie, che da Notting Dale aiutano prima a costruire e poi a nutrire Londra.
A metà dell’Ottocento le condizioni di vita nella Valle sono primordiali: 1000 persone e 3000 maiali convivono in 250 tuguri su un’area di poco più di 3 ettari. Il terreno della Valle è però poco adatto all’insediamento umano. La sua natura argillosa fornisce non solo la materia prima per le fornaci che operano nei dintorni, ma, complici il clima piovoso londinese e gli scarichi a cielo aperto dei tuguri, costringe anche gli abitanti del luogo a vivere perennemente circondati da una maleodorante insalubre fanghiglia. Non può quindi sorprendere che a metà Ottocento l’aspettativa di vita nella Valle fosse di soli 11 anni e che la mortalità infantile raggiungesse l’87%1. Nel suo settimanale «Household Words» lo scrittore Charles Dickens, attento testimone dei cambiamenti sociali portati dall’industrializzazione, chiama Notting Dale, flagellata in quegli anni dal colera, un «posto appestato».
Mentre la Valle serve la Collina e dagli scarti alimentari della Collina i suoi abitanti, umani e suini, traggono il loro sostentamento, la principessa Alexandrina Victoria lascia Kensington Palace per prendere possesso di Buckingham Palace con il titolo di regina Vittoria. Qualche anno dopo a Kensington Palace nasce la futura regina Maria, nonna dell’attuale sovrana Elisabetta. In quegli anni gli abitanti abbienti di Notting Hill possono persino godersi le corse dei cavalli organizzate in un ippodromo la cui pista corre intorno alla Collina. Il terreno argilloso inviso ai fantini e gli attriti con la Valle per i problemi logistici creati dalla presenza dell’ippodromo ne comportano però la rapida chiusura.
Da allora, tra alti e bassi, la Valle ha sempre mantenuto la sua natura proletaria e sottoproletaria, accogliendo migranti e genti di passaggio fino ai giorni nostri. Nel Novecento, in particolare, a Notting Dale si sono registrate due importanti ondate immigratorie: quella degli spagnoli in fuga dalla Guerra Civile, negli anni Trenta, e quella caraibica dopo la Seconda guerra mondiale. Le avanguardie della seconda ondata, proveniente dalle Indie Occidentali britanniche, arrivano nel 1948, provocando immediati attriti con la popolazione locale, culminati nel 1958 nei Notting Hill Riots, violenti disordini razziali in cui si contrappongono giovani bianchi di estrazione proletaria e giovani neri immigrati dai Caraibi. La maggiore aggressività arriva dai primi, che, ispirati dalla White Defense League, vogliono mantenere la Gran Bretagna bianca («Keep Britain White»). La scintilla che fa scoppiare i disordini pare sia stata l’aggressione verbale da parte di un gruppo di giovani bianchi ai danni di una donna anch’essa bianca, presa però di mira in quanto sposata con un uomo di colore.
Nei decenni successivi, ai conflitti razziali si aggiungono le tensioni sociali provocate dalla progressiva gentrificazione di Notting Hill, che porta ad un aumento dei valori immobiliari e al conseguente esodo forzato delle famiglie meno abbienti, non più in grado di far fronte al crescente costo degli alloggi. Esauritesi le esperienze di resistenza alla gentrificazione e occupazione illegale delle case sfitte (come quella della libera repubblica di Frestonia, dal nome della strada, Freston Road, dichiaratasi indipendente dal Regno Unito nel 1977), oggi l’identità popolare della Valle continua a sopravvivere nella Lancaster West Estate e nelle strade limitrofe, a pochi passi dal crescente lusso della Collina.
Nonostante appartengano a galassie diverse, Notting Hill e Notting Dale, il Kensington Palace e la Grenfell Tower fanno parte dello stesso municipio, il Royal Borough of Kensington and Chelsea. Questa appartenenza è la sola cosa in comune2. Mentre Notting Dale fa parte del 10% di circoscrizioni più povere del Regno Unito in termini di reddito, il salario medio del Borough, circa 140 mila euro annui, è il più alto del paese. La media nasconde un’enorme disuguaglianza. Se si classificassero gli abitanti del Borough in tre gruppi con salario basso, intermedio e alto, un salario medio di 140 mila euro potrebbe essere compatibile con situazioni molto diverse. Sarebbe compatibile con una situazione di notevole uguaglianza, in cui il gruppo con salario intermedio è di gran lunga il più numeroso, così che quasi tutti guadagnano 140 mila euro. Ma potrebbe anche essere compatibile con una situazione di grande disuguaglianza, in cui per esempio il 50% degli abitanti guadagna 40 mila euro, il 40% guadagna 50 mila euro e il restante 10% guadagna un milione di euro all’anno. Questa seconda situazione è quella più vicina alle condizioni del Borough, dove la metà degli abitanti non guadagna più di circa 40 mila euro annui e dove cioè, in termini statistici, il «salario mediano» è circa 40 mila euro. Il fatto che il salario medio (140 mila euro) sia più di tre volte più grande del salario mediano (40 mila euro) vuol dire che, tra le persone che guadagnano più di 40 mila euro, ce ne sono poche che guadagnano molto più di 140 mila euro (nell’esempio si tratta del 10% che guadagna un milione all’anno). Questa distanza tra reddito medio e reddito mediano ci dice quindi che nel Borough c’è molta disuguaglianza: la Collina è molto ricca e la Valle è molto povera.
Lo stacco tra Collina e Valle è netto anche sotto molti altri punti di vista. A Notting Dale il tasso di occupazione è del 62%, contro il 68% per il Borough nel suo insieme e il 71% per tutta l’Inghilterra. La percentuale di persone che ricevono il sussidio di disoccupazione nella Valle è il doppio che nell’intero municipio. Il 34% dei bambini di Notting Dale vivono in famiglie a basso reddito, rispetto al 23% dell’intero municipio e al 20% del Regno Unito. In otto delle altre diciassette circoscrizioni del Borough, il valore corrispondente è inferiore al 10%.
A Notting Dale il 56% delle famiglie vive in abitazioni di edilizia popolare, mentre nel municipio nel suo insieme e nell’intero Regno Unito questo succede rispettivamente solo al 25 e al 18% delle famiglie. Nonostante il prezzo di un’abitazione media in Kensington Palace Gardens sia più di 150 volte superiore a quello di un’abitazione media nel Regno Unito, il 20% delle abitazioni di Kensington Palace Gardens sono vuote o seconde case. L’aspettativa di vita a Notting Dale è 83 anni, molto di più degli 11 anni di metà Ottocento e superiore agli 81 anni del Regno Unito, ma sempre meno dei 94 anni di Hans Town, il ricco quartiere del Borough raccolto intorno alla lussuosa Sloane Square. Un abitante su cinque della Valle non ha alcun tipo di qualificazione, a parte quella derivante dalla scuola dell’obbligo, mentre nell’intero municipio questo vale solo per una persona su dieci. Le due galassie sono davvero molto lontane.
Il 14 giugno 2017 i ventiquattro piani della Grenfell Tower sono andati a fuoco, causando la morte di 71 persone e il ferimento di altre 70. Gli occupanti di 23 dei 129 appartamenti non sono sopravvissuti al rogo. I 223 illesi sono ri...

Table of contents

  1. 1. Geografia economica dello scontento
  2. 2. Cosa succede quando si esce dall’Unione Europea?
  3. 3. Te la do io l’Europa
  4. 4. L’Europa delle regioni diseguali
  5. 5. L’Europa migrante
  6. 6. Padroni a casa nostra
  7. Ringraziamenti
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Ottaviano, G. (2019). Geografia economica dell’Europa sovranista ([edition unavailable]). Editori Laterza. Retrieved from https://www.perlego.com/book/3461359/geografia-economica-delleuropa-sovranista-pdf (Original work published 2019)

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Ottaviano, Gianmarco. (2019) 2019. Geografia Economica Dell’Europa Sovranista. [Edition unavailable]. Editori Laterza. https://www.perlego.com/book/3461359/geografia-economica-delleuropa-sovranista-pdf.

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Ottaviano, G. (2019) Geografia economica dell’Europa sovranista. [edition unavailable]. Editori Laterza. Available at: https://www.perlego.com/book/3461359/geografia-economica-delleuropa-sovranista-pdf (Accessed: 15 October 2022).

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Ottaviano, Gianmarco. Geografia Economica Dell’Europa Sovranista. [edition unavailable]. Editori Laterza, 2019. Web. 15 Oct. 2022.