NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove  Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.
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NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.

Francesco Primerano

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NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche.

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Información del libro

L'obiettivo del presente libro è quello di mostrare il potere acquisito dai media e il divario che interessa e divide le nuove generazioni e quelle vecchie. Quest'ultime in particolare, non sempre hanno l'opportunità di maturare il processo di alfabetizzazione, esclusi e impossibilitati dal compito di accompagnare e guidare i giovani nell'uso consapevole e responsabile dei media, compito che spetta alle figure genitoriali e agli educatori. Inoltre lo stesso testo si propone l'obiettivo di evidenziare l'importanza sempre più crescente del fenomeno della digitalizzazione nell'ambito del contesto sociale e, in particolar modo in riferimento all'ambito scolastico.

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Información

Editorial
Youcanprint
Año
2022
ISBN
9791221404838

Introduzione 1

Il presente elaborato si compone di due capitoli. Il primo capitolo, intitolato “Il fenomeno della digitalizzazione”, delinea i caratteri essenziali della comunicazione ed il ruolo dell’educazione all’interno dell’odierna società, nonché l’interconnessione tra due questi due aspetti in un ambito veicolato dalla tecnologia e dalla digitalizzazione.
Il secondo capitolo intitolato “I media e gli effetti sociali”, mostra gli effetti sociali più evidenti dell’impiego dei mezzi di comunicazione di massa e la loro capacità di influenzare ed orientare il singolo individuo non solo nelle scelte decisionali o di consumo, ma anche nell’elaborazione di un pensiero critico, nella creatività e nella memorizzazione delle informazioni. Trattasi di effetti il cui impatto travolge soprattutto le nuove generazioni, bambini e adolescenti, sempre più vicini e dentro il mondo virtuale, privati dei valori tradizionali e dei momenti di condivisione familiare. Tra i danni maggiormente visibili prodotti dal fenomeno della digitalizzazione, si riscontra la precarietà delle relazioni affettive, sempre più incerte e indefinite.
L’obiettivo del presente elaborato è quello di mostrare il potere acquisito dai media e il divario che interessa e divide le nuove generazioni e quelle vecchie. Quest’ultime in particolare, non sempre hanno l’opportunità di maturare il processo di alfabetizzazione, esclusi e impossibilitati dal compito di accompagnare e guidare i giovani nell’uso consapevole e responsabile dei media, compito che spetta alle figure genitoriali e agli educatori.

Capitolo 1
Il fenomeno della digitalizzazione

1.1. La comunicazione come strumento educativo

Una delle componenti fondamentali dell’odierna società viene individuata nella comunicazione. Quest’ultima ha origini remote1.
È certamente nota l’espressione “società della comunicazione”, utilizzata per indicare un determinato contesto sociale ove la prassi comunicativa assume un ruolo centrale. In particolare, il linguaggio è il veicolo principale per il cui tramite è possibile rappresentare la realtà in maniera precisa e puntuale2.
La comunicazione coinvolge i singoli individui in un vero e proprio processo di interazione culturale. Di fatto, essa agisce sotto un duplice profilo: fisico e psichico. Infatti, attraverso la comunicazione è possibile esternare atteggiamenti gestuali rivelatori dell’altrui personalità, nonché perfezionare il proprio lessico verbale. La comunicazione è dotata di un proprio linguaggio fatto di segni specifici, identificati a loro volta nel tono di voce, nel ritmo, nell’utilizzo delle pause e dei vocalizzi3.
Il bisogno di comunicazione sorge sin dalla nascita del singolo: a titolo esemplificativo, basti pensare al neonato che, comunica i suoi bisogni tramite il pianto4.
In passato la comunicazione tra soggetti lontani aveva realizzazione per il tramite di strumenti che oggi si reputano ormai superati (si pensi alla comunicazione epistolare)5.
Oggi invece, il singolo individuo tende alla conservazione e al mantenimento dei legami e delle interazioni sociali grazie a meccanismi più celeri ed immediati: in particolare, lo scambio di un messaggio, l’invio di una e-mail o l’inoltro di un allegato richiedono poco tempo e consentono il pieno e completo perfezionamento della comunicazione. La rete, intesa quale spazio virtuale costituisce il luogo principale ove si realizza lo scambio di emozioni e, ove attraverso un semplice clickè possibile la condivisione di dati, informazioni e vari contenuti.
Con il trascorrere del tempo, la comunicazione nell’era sociale ha raggiunto livelli sempre piùsofisticati: in particolare con l’avvento della digitalizzazione e lo scoppio della pandemia, la comunicazione ha assunto una dimensione ancor più virtuale. Se per un verso i benefici del progresso tecnologico sono certi e visibili, le relazioni interpersonali sono diventate più sterili ed aride6.
Simili assunzioni trovanoriscontro nella tendenza sempre più forte ed accentuata a preferire la comunicazione “liquida” rispetto ad un dialogo “faccia a faccia”. In un’intervista rilasciata7 dal pensatore e filosofo Zygmunt Bauman, è possibile constatare come le paure sono degli stati d’animo che accompagnano l’uomo da sempre, sin dalla notte dei tempi. Se all’inizio, suddette paure erano facilmente individuabili, oggi non è propriamente così, poiché si disconosce la fonte di provenienza della paura.
Quest’ultima a sua volta genera incertezza e impotenza, stati d’animo propri dell’uomo odierno, il quale con difficoltà si adatta al cambiamento e ai cicli di trasformazione. Simile difficoltà si rileva se la si associa al progresso tecnologico, progresso che ha radicalmente trasformato il volto della nostra comunità sociale. La tecnologia offre la possibilità di estendere l’azione a grandi distanze, tuttavia non argina le paure dell’uomo contemporaneo. Da qui il concetto di “liquefazione”: si è infatti passati da una società solida ad una società liquida. ricerca dei voli aerei, si è venuti a conoscenza del fatto che solo un turista su 20 spedisce la cartolina durante i suoi viaggi e vacanze.
6AMMANITI M., Con i social network le altre persone diventano immagini spersonalizzate per le quali non si prova coinvolgimento, 5 settembre 2020, consultabile online su www.corriere.it7 RIOTTA G., Bauman e la modernità liquida, nella trasmissione Eco della Storia, consultabile online su www.raicultura.it
Altro concetto adoperato da Zygmunt Bauman è quello di modernità liquida: in particolare, in riferimento alla modernità, lo studioso evidenzia come la civiltà odierna è una civiltà moderna, trasgressiva, ossessionata e dipendente dal cambiamento;quanto al concetto di liquidità, si fa riferimento ai materiali inidonei a mantenere la medesima forma a causa di forze esterne. Infatti sono proprio quest’ultime che minano le certezze dapprima costruite, destinate al disfacimento e, all’obbligo per l’uomo a cercarne delle nuove. Bauman osserva la facilità con cui l’uomo sia più propenso ad una vita online rispetto a quella offline. Nella vita onlinetutto è più semplice ed immediato, a portata di un click. Basta premere un pulsante, ignorare, non rispondere e non mandare messaggi: i rapporti e le relazioni umane si costruiscono e si disfano con una facilità quasi infantile, e ciò viene reso possibile grazie all’uso smodato di Internet.
È possibile distinguere tre diversitipi di comunicazione: la comunicazione verbale, la comunicazione non verbale e la comunicazione paraverbale. Nel primo caso sono adoperati simboli convenzionalmente riconosciuti dai consociati per indicare una determinata parola; nel secondo caso un ruolo centrale viene assunto dal linguaggio del corpo; nel terzo ed ultimo caso la comunicazione attiene alle modalità in cui ci si esprime. Alcuni studi e ricerche, come quelli condotti da Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackcson, della Scuola di Palo Alto ed i cui esiti sono riportati nell’opera Pragmatica della comunicazione umana, individuano i cinque assiomi della comunicazione. Il primo assioma parte dal presupposto secondo cui è impossibile non comunicare: ogni individuo comunica con il proprio comportamento. Anche il silenzio integra una forma di comunicazione: essa indica la volontà di non comunicare. Il secondo assioma si permea da due livelli, quelli del contenuto e della relazione. Nel primo caso occorre capire quale sia l’oggetto della comunicazione, nel secondo caso invece quale sia il tipo di relazione che si vuole stabilire con il proprio interlocutore. Il terzo assioma invece spiega come sia possibile ricavare dalla comunicazione molteplici versioni delle realtà. Il quarto assioma spiega come la comunicazione possa avvenire sia attraverso canali verbali che non verbali. L’ultimo assioma prevede che la comunicazione possa essere simmetrica o complementare: la comunicazione sarà simmetrica se gli interlocutori si pongono sullo stesso livello;la comunicazione sarà complementare quando gli interlocutori non si collocano sul medesimo piano e l’uno è subordinato all’altro.
La comprensione e l’utilizzo di tali assiomi è fondamentale ai fini della risoluzione delle situazioni conflittuali insorgenti nelle relazioni interpersonali6.

1.2. I modelli educativi attuali

Il progresso tecnologico e il fenomeno della globalizzazione hanno apportato una profonda trasformazione al contesto socio-politico attuale. I bisogni educativi dell’odierna società richiedono ed esigono modelli proiettati all’efficienza e alla produzione che assicurino l’inserimento del singolo individuo all’interno di una dimensione prevalentemente economica, nella duplice veste di produttore e consumatore7.
L’uomo contemporaneo vive ed agisce in un contesto storico complesso e precario8, dominato da incertezze e sicurezze, i modelli educativi sono sottoposti a continui rischi e minacce. I pedagogisti sono impegnati in una vera e propria sfida sociale, il cui fine primario è quello di rendere i singoli individui in grado di fronteggiare la realtà e le problematiche da cui la stessa si compone.
Inuovi modelli educativisono concentrati sul rapporto tra il singolo individuo e la società. In passato il singolo formava la propria identità in uno spazio ed in un arco temporale ben definito e circoscritto. Alla volta della rivoluzione francese, l’attenzione si pone sul singolo e la sua soggettività. Tuttavia i nuovi mezzi di comunicazione hanno introdotto nuove forme di interazione sociale. In particolare l’assottigliamento della distanza geografica e degli spazi fisici, nonché del tempo hanno esercitato un’influenza determinante sulla costruzione dei processi identitari. Le azioni dell’uomo moderno dipendono ormai dalla dimensione virtuale:è proprio questa la dimensione in cui viene scandito il tempo dedicato agli incontri, al lavoro, al fare e al produrre. I legami sociali si sgretolano e quand’anche se ne creino dei nuovi, gli stessi appaiono deboli ed impercettibili, da qui l’estrema difficoltà nel riconoscere il sé e l’altro e il noi come punto di incontro e di collegamento tra le singole individualità9.
Anche il fattore economico segna il processo educativo: se in passato l’economia costituiva uno strumento posto al servizio di un bene sociale, quale la sopravvivenza e la qualità di vita, oggi l’economia invece altro non è che un bruto e ciclico meccanismo gestito e governato da strutture oligarchiche e da singoli monopoli sociali, causa principale della diseguaglianza e disequilibrio nella distribuzione della ricchezza, dando così luogo a disparità e discriminazioni10.
È proprio in un contesto di siffatta natura che il singolo perde la sua valorizzazione e l’individualismo diviene più feroce e selvaggio. Conseguenza ancor più grave è quella che vede l’educazione piegata alle esigenze del mercato e dell’industria11.
Il modello educativo prevalente è quindi quello orientato alla formazione di individui automatizzati, obbligati a seguire schemi rigidi, privati dell’iniziativa autonoma...

Índice

  1. NEW DIGITAL GENERATION
  2. Indice
  3. Frontespizio
  4. Copyright
  5. Introduzione 1
  6. Capitolo 1 Il fenomeno della digitalizzazione
  7. CAPITOLO 2 I Media e gli effetti sociali
  8. Conclusioni
  9. Bibliografia
  10. Introduzione 2
  11. CAPITOLO 3 Didattica digitalizzata: il cambiamento nella Scuola
  12. CAPITOLO 4 Gli effetti della pandemia sulla didattica
  13. CAPITOLO 5 Le nuove competenze digitali
  14. Conclusioni
  15. Bibliografia
  16. Sitografia
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APA 6 Citation

Primerano, F. (2022). NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove  Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche. ([edition unavailable]). Youcanprint. Retrieved from https://www.perlego.com/book/3521180/new-digital-generation-le-origini-e-i-rischi-della-digitalizzazione-gli-effetti-della-pandemia-e-del-digitale-sulla-didattica-le-nuove-competenze-digitali-e-le-diverse-tecnologie-didattiche-pdf (Original work published 2022)

Chicago Citation

Primerano, Francesco. (2022) 2022. NEW DIGITAL GENERATION Le Origini e i Rischi Della Digitalizzazione, Gli Effetti Della Pandemia e Del Digitale Sulla Didattica, Le Nuove  Competenze Digitali e Le Diverse Tecnologie Didattiche. [Edition unavailable]. Youcanprint. https://www.perlego.com/book/3521180/new-digital-generation-le-origini-e-i-rischi-della-digitalizzazione-gli-effetti-della-pandemia-e-del-digitale-sulla-didattica-le-nuove-competenze-digitali-e-le-diverse-tecnologie-didattiche-pdf.

Harvard Citation

Primerano, F. (2022) NEW DIGITAL GENERATION Le origini e i rischi della Digitalizzazione, gli effetti della Pandemia e del Digitale sulla Didattica, le nuove  Competenze digitali e le diverse Tecnologie didattiche. [edition unavailable]. Youcanprint. Available at: https://www.perlego.com/book/3521180/new-digital-generation-le-origini-e-i-rischi-della-digitalizzazione-gli-effetti-della-pandemia-e-del-digitale-sulla-didattica-le-nuove-competenze-digitali-e-le-diverse-tecnologie-didattiche-pdf (Accessed: 15 October 2022).

MLA 7 Citation

Primerano, Francesco. NEW DIGITAL GENERATION Le Origini e i Rischi Della Digitalizzazione, Gli Effetti Della Pandemia e Del Digitale Sulla Didattica, Le Nuove  Competenze Digitali e Le Diverse Tecnologie Didattiche. [edition unavailable]. Youcanprint, 2022. Web. 15 Oct. 2022.