Ubu re
  1. 80 pagine
  2. Italian
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Se è vero, come dice Ionesco, che "rinnovare il linguaggio vuol dire rinnovare la concezione, la visione del mondo", è indubbio che Jarry può essere considerato uno dei padri della rivoluzione teatrale contemporanea. Non stupisce allora che molti studiosi paragonino il 10 dicembre 1896, "prima" dell'Ubu roi al Theatre de L'Oeuvre di Parigi, alla tumultuosa "bataille d'Hernani" che nel 1830 vide lo scontro decisivo tra classicisti e romantici francesi. Il poeta irlandese Yeats, presente all'avvenimento, ebbe la sensazione di assistere alla fine di un'epoca. L'autore di 'Ubu' sfida consapevolmente uno dei sacri canoni dell'arte occidentale, cioè quello che vuole contenuti e forme di un'opera adeguati alla cultura e ai gusti del pubblico cui è destinata. Trasformando un personaggio concepito all'interno di una beffa studentesca nel doppio cinico e mostruoso dell'umanità, o almeno di una faccia dell'umanità, e facendolo senza nessuna strizzata d'occhio, senza nessuna complicità mondana, bensì con una sorta di disarmante immediatezza e una assoluta noncuranza delle buone maniere teatrali, Jarry mette a segno una provocazione che ha nel famosissimo 'merdre' iniziale il suo emblema definitivo. Il testo - primo di una serie in cui torna la maschera di Ubu - fonde la lignea e meccanica essenzialità del teatro dei burattini con le più torbide e viscerali meschinità umane: cupidigia, egoismo, crudeltà, frode, vigliaccheria... Una fusione che conferisce all'opera e ai personaggi un'insolita dimensione epica alla rovescia.

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Informazioni

Editore
EINAUDI
Anno
2014
ISBN
9788858416891
Argomento
Letteratura
Categoria
Teatro

ATTO TERZO

SCENA PRIMA
Il palazzo.
Padre Ubu, Madre Ubu
PADRE UBU Per la mia candela verde, eccomi qua re di questo paese. Mi sono già sparato un’indigestione e tra poco mi porteranno il mio grande elmetto.
MADRE UBU Di che cos’è, Padre Ubu? perché, abbiamo un bell’essere re, dobbiamo fare economia.
PADRE UBU Signora femmina, è in pelle di montone, con fermaglio e sottogola in pelle di cane.
MADRE UBU Bellissimo, ma è ancor piú bello essere re.
PADRE UBU Sí, hai avuto ragione, Madre Ubu.
MADRE UBU Dobbiamo molta gratitudine al duca di Lituania.
PADRE UBU A chi?!
MADRE UBU Eh! il capitano Bordure.
PADRE UBU Per piacere, Madre Ubu, non parlarmi di quel bischero. Adesso che non ho piú bisogno di lui può grattarsi la pancia, se lo sogna il ducato.
MADRE UBU Hai torto marcio, Padre Ubu, si rivolterà contro di te.
PADRE UBU Oh! che pena mi fa, quell’ometto, mi preoccupo di lui né piú né meno che di Bugrelao.
MADRE UBU Eh! credi che sia chiusa la partita con Bugrelao?
PADRE UBU Sciabola finanze, evidentemente! cosa vuoi che possa farmi quel bamboccio di quattordici anni?
MADRE UBU Padre Ubu, ascolta bene quello che ti dico. Dammi retta, cerca di tirar dalla tua Bugrelao con la generosità.
PADRE UBU Sbatter via altri soldi. Ah! no, neanche per sogno! mi avete già fatto dilapidare ventidue milioni.
MADRE UBU Fa’ di testa tua, Padre Ubu, cuocerai nel tuo brodo.
PADRE UBU Tu, ad ogni modo, sarai nella pentola con me.
MADRE UBU Ascolta, te lo ripeto ancora una volta, sono certa che il giovane Bugrelao la spunterà, perché ha il buon diritto dalla sua.
PADRE UBU Ah! maledetta! Il cattivo diritto non vale forse quanto quello buono? Ah! mi offendi, Madre Ubu, ti farò a pezzetti.
Madre Ubu fugge inseguita dal Padre Ubu.
SCENA SECONDA
Il grande salone del palazzo.
Padre Ubu, Madre Ubu, ufficiali e soldati, Giron, Pile, Cotice, Nobili incatenati, Finanzieri, Magistrati, Cancellieri
PADRE UBU Portate la cassa Nobili, l’uncino Nobili, il coltello Nobili, il registro Nobili! Poi, fate venire avanti i Nobili.
I Nobili vengono spinti brutalmente.
MADRE UBU Per piacere, controllati, Padre Ubu.
PADRE UBU Ho l’onore di annunciarvi che per arricchire il reame farò fuori tutti i Nobili e incamererò i loro beni.
NOBILI Orrore! all’armi, popolo e soldati!
PADRE UBU Avanti il primo Nobile e passatemi l’uncino Nobili. I condannati a morte li spingerò nella botola, cosí cadranno nei sotterranei dello Spremi-Porco e dell’Incamera-Soldi, dove saranno decerebrati. (Al Nobile) Tu chi sei, bel tipo?
IL NOBILE Conte di Vitepsk.
PADRE UBU Che rendite hai?
IL NOBILE Tre milioni di rixdali.
PADRE UBU Condannato! (Lo aggancia con l’uncino e lo spinge nel buco).
MADRE UBU Che vile ferocia!
PADRE UBU Secondo Nobile, il tuo nome? (Il Nobile non risponde). Vuoi rispondere, buffone?
IL NOBILE Granduca di Posen.
PADRE UBU Magnifico! magnifico! Non ti domando altro. Nella botola. Terzo Nobile, tu chi sei? hai una brutta faccia.
IL NOBILE Duca di Curlandia, Riga, Revel e Mitau.
PADRE UBU Molto bene! molto bene! Non hai nient’altro?
IL NOBILE Niente.
PADRE UBU Nella botola, allora. Quarto Nobile, chi sei?
IL NOBILE Principe di Podolia.
PADRE UBU Le tue rendite?
IL NOBILE Sono rovinato.
PADRE UBU Per questa brutta parola, dentro alla botola. Quinto Nobile, chi sei?
IL NOBILE Margravio di Thorn, palatino di Polock.
PADRE UBU Non è un granché. Non hai altro?
IL NOBILE A me bastava.
PADRE UBU Ebbene, meglio poco che niente. Nella botola. Che cos’hai da frignare, Madre Ubu?
MADRE UBU Sei troppo feroce, Padre Ubu.
PADRE UBU Eh! mi arricchisco. Voglio far leggere LA MIA lista dei MIEI beni. Cancelliere, leggi LA MIA lista dei MIEI beni.
IL CANCELLIERE Contea di Sandomir.
PADRE UBU Comincia dai principati, stupido somaro!
IL CANCELLIERE Principato di Podolia, granducato di Posen, ducato di Curlandia, contea di Sandomir, contea di Vitepsk, palatinato di Polock, margraviato di Thorn.
PADRE UBU E poi?
IL CANCELLIERE È tutto.
PADRE UBU Come, tutto! Ah, sí? allora avanti i Nobili, cosí appena li faccio giustiziare mi arricchisco e mi impossesso dei beni vacanti. Coraggio, infilate i Nobili nella botola. (I Nobili vengono ammonticchiati nella botola). Spicciatevi, spicciatevi, voglio legiferare adesso.
PARECCHI Apriti cielo.
PADRE UBU Prima di tutto riformerò la giustizia, poi ci occuperemo delle finanze.
NUMEROSI MAGISTRATI Noi ci opponiamo ad ogni cambiamento.
PADRE UBU Merdre. Per prima cosa i magistrati non saranno piú pagati.
MAGISTRATI Di che cosa vivremo? Siamo poveri, noi.
PADRE UBU Intascherete le multe che farete pagare e i beni dei condannati a morte.
UN MAGISTRATO Orrore.
SECONDO Infamia.
TERZO Scandalo.
QUARTO Vergogna.
TUTTI Ci rifiutiamo di giudicare in simili condizioni.
PADRE UBU Nella botola i magistrati!
Si dibattono invano.
MADRE UBU Eh! cosa fai, Padre Ubu? Chi amministrerà la giustizia?
PADRE UBU Chi? io. Vedrai come tutto funzionerà bene.
MADRE UBU Sí, sarà una meraviglia.
PADRE UBU Su, sta’ zitta, befana. Adesso, signori, ci occuperemo delle fin...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Ubu re
  3. Nota introduttiva di Gian Renzo Morteo
  4. Ubu re
  5. Personaggi
  6. Atto primo
  7. Atto secondo
  8. Atto terzo
  9. Atto quarto
  10. Atto quinto
  11. Il libro
  12. L’autore
  13. Copyright