Per amore della patria
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Per amore della patria

Patriottismo e nazionalismo nella storia

Maurizio Viroli

  1. 240 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Per amore della patria

Patriottismo e nazionalismo nella storia

Maurizio Viroli

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Un bel libro, molto opportuno nelle temperie del panorama politico-culturale italiano.
Luciano Canfora, "Corriere della Sera"

Si può amare la patria senza essere nazionalisti? Si può, anzi si deve. A scoprire la patria in opposizione all'idea di nazione è uno storico italiano che viene dall'America.
Marcello Veneziani, "Il Messaggero"

Nella letteratura accademica e nel linguaggio comune 'patriottismo' e 'nazionalismo' sono usati come sinonimi. Eppure i due concetti possono e devono essere distinti. Da Cicerone a Rousseau, da Tommaso d'Aquino a Fichte, da Croce a Habermas, fino a Charles Taylor, storicamente il linguaggio del patriottismo è stato usato per combattere la tirannide, il dispotismo, l'oppressione e la corruzione; il linguaggio del nazionalismo per combattere la contaminazione, l'eterogeneità e l'impurità culturale (o etnica o religiosa) e per soffocare il conflitto politico e sociale. Una riflessione aggiornata sulla validità dell'importante distinzione tra patriottismo e nazionalismo.

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Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788858141427
Argomento
History

IV.
La nascita del linguaggio del nazionalismo

Alla fine del XVIII secolo, il linguaggio del patriottismo repubblicano si era affermato in Europa come una importante tradizione intellettuale ed era largamente usato come un linguaggio della libertà. Sarebbe un abuso del linguaggio, scriveva John Cartwright nel 1782, chiamare patriota chi «non consideri sacri come la vita dei genitori quei diritti senza i quali la sua patria non può essere libera»1.
Le parole di Cartwright rivelano il persistente e significativo debito nei confronti dei classici. Nel linguaggio del patriottismo del tardo Settecento, l’amore della patria era inteso come un amore caritatevole della libertà comune del popolo: il patriota vuole che i suoi concittadini siano liberi perché gli sono cari, come insegnavano i maestri repubblicani. Ma i teorici del patriottismo non si limitarono a ribadire la dottrina classica, e la integrarono con riferimenti ai princìpi della teoria moderna del diritto naturale. L’innesto non alterava il significato del patriottismo repubblicano; gli stessi autori romani avevano infatti sottolineato che poiché l’amore della patria è caritas civium o pietas reipublicae, deve rispettare i princìpi della giustizia definiti dalla retta ragione. Si trattò piuttosto di un contributo che arricchì il significato morale del patriottismo in quanto determinò in maniera più precisa che in passato i limiti che la giustizia impone alla carità e all’impegno per la libertà comune.
Un esempio importante di teoria del patriottismo nei limiti della legge naturale è il Discourse on the Love of Our Country che Richard Price lesse il 4 novembre 1789 alla Society for Commemorating the Revolution in Great Britain. L’amore della patria, spiega Price, «è certamente una nobile passione», che può essere tuttavia fuorviata dagli errori e dai pregiudizi. Per impedire che esso degeneri, è necessario chiarire che cosa significa ‘patria’ e che tipo di amore è l’amore della patria.
Per patria si intende, in questo caso, non il suolo o l’angolo di terra dove ci è capitato di nascere; non le foreste e i campi, ma la comunità di cui siamo membri, o quel corpo di compagni, di amici e di simili con i quali viviamo insieme sotto la medesima costituzione politica, protetti dalle stesse leggi e uniti dalla stessa società civile2.
Una comunità politica composta da cittadini uguali uniti da vincoli di amicizia e solidarietà richiede un amore fondato sulla giustizia, non un amore fondato sulla convinzione che la nostra patria è superiore alle altre e animato da parzialità nel modo di giudicare culture e costumi di altri popoli. Gli uomini sono naturalmente inclini, spiega Price, a sopravvalutare «i nostri amici, la nostra patria, e tutto ciò che ci è vicino». Ma l’amore della patria non esige questo; il patriota può e deve restare un uomo saggio che cerca di mantenere il suo giudizio immune da parzialità:
Le altre famiglie possono avere tanto pregio quanto la nostra. Altri circoli di amici possono essere tanto saggi quanto i nostri, e altri paesi possono avere tante cose che meritano stima quante ne ha il nostro. Ciononostante, abbiamo l’obbligo di amare le nostre famiglie, gli amici e la patria, e operare per il loro bene3.
L’amore della patria non è né un attaccamento a un bene che non siamo autorizzati ad analizzare in tutte le sue parti perché se lo facessimo potremmo scoprire che non merita il nostro affetto, né è un attaccamento a un bene che noi valutiamo più di ogni altro perché è esclusivamente nostro. L’amore della patria richiede invece di lasciare da parte i paragoni fra la nostra patria e altre patrie e di rimanere sensibili sia agli aspetti positivi che agli aspetti negativi tanto nella nostra patria quanto in altre patrie.
Per essere una nobile virtù, l’amore della patria deve rimanere immune non solo dalle false credenze, ma anche da quelle passioni – come lo spirito di rivalità – che fanno degenerare l’amor della patria in amore del dominio.
Che cosa è stato fino ad oggi l’amore della patria? Che cosa è stato se non amore del dominio, desiderio di conquista e sete di grandezza e di gloria per mezzo della conquista e dell’asservimento dei paesi vicini? Che cosa è stato se non un principio cieco e ristretto che ha prodotto in ogni paese disprezzo per gli altri paesi e spinto gli uomini ad unirsi in fazioni contro i loro diritti e le loro libertà comuni?4
Per Price il patriottismo degenerato è una forma di egoismo. La stessa inclinazione che spinge gli individui a violare i diritti degli altri individui, spinge le nazioni a violare i diritti delle altre nazioni per imporre ad esse il proprio dominio, come nel caso del tanto celebrato patriottismo degli antichi, che non era altro che un amore della patria corrotto dall’orgoglio, dalla parzialità e dalla sete di conquista5.
L’amore della patria è in realtà un composto di diverse passioni, e ci sono molte combinazioni possibili. Può essere un amalgama di amore della libertà, rispetto per i diritti degli altri, benevolenza verso l’umanità e coraggio; ma può essere anche fatto di orgoglio, ambizione, egocentrismo e parzialità. Solo la ragione può «correggere e purificare» l’amore della patria e renderlo una norma di condotta giusta e razionale. Ma non ci si può aspettare che la ragione purifichi l’amore della patria fino al punto di trasfigurarlo in amore dell’umanità. La ragione può imporre limiti alle passioni, ma deve a sua volta rispettare i limiti che la divina saggezza e la natura impongono ad essa. Per natura gli uomini sono inclini ad amare di più le persone con cui sono abituati a vivere; e questo fatto, lungi dall’essere un difetto, «dimostra la saggezza e la bontà del nostro creatore»6.
L’amore della patria purificato dalla ragione non è meno ardente dell’amore della patria contaminato dall’ambizione, dall’egoismo e dall’orgoglio; è solo meno esclusivo. Cambia la natura dell’amore, non la sua intensità. Purificato, l’amore della patria rimane una passione potente che ci permette di dedicare le nostre migliori energie al bene comune e vivere al tempo stesso come cittadini del mondo attenti a non violare mai i diritti degli altri popoli. Per la sua natura composita, l’amore della patria è suscettibile di varie trasformazioni alchemiche, e un possibile risultato è un intenso amore della patria unito a una sincera benevolenza verso l’umanità. È un prodotto raro che richiede molta fatica e molta cura da parte della ragione, ma che merita, per la sua bellezza e il suo pregio, di essere cercato.
L’amore della patria esige che noi le offriamo il meglio di noi stessi, e le cose migliori che gli uomini hanno da offrire sono la verità, la virtù e la libertà. Se davvero amiamo la nostra patria e i nostri concittadini, dobbiamo desiderare di vederli vivere liberi, e perché questo sia possibile, dobbiamo insegnare loro le idee giuste circa il governo civile; devono sapere che il fine del governo è di proteggere i cittadini dalle offese e difendere i loro diritti. Quando diciamo ai nostri concittadini la verità, offriamo ad essi un potente strumento per resistere alla tirannia. I caratteri distintivi del patriota non sono dunque l’odio, l’intolleranza, la persecuzione e l’ignoranza, ma l’impegno per la verità.
La verità e la conoscenza devono essere sempre accompagnate dalla virtù, perché la virtù senza conoscenza crea degli entusiasti, mentre la conoscenza senza la virtù crea dei demoni7. Il patriota deve coltivare la verità e la virtù e fare della libertà il fine principale del suo impegno, e a tal fine deve essere vigile contro le tendenze dispotiche del governo. Ogni volta che la vigilanza si allenta, osserva Price ripetendo il classico argomento repubblicano, il popolo è in pericolo di essere ridotto in servitù e di vedere i magistrati che dovrebbero servirlo diventare i suoi padroni8. Chi opera come un vero patriota promuove nel modo migliore tanto il proprio interesse individuale quanto l’interesse comune9. Per difendere la patria dalle aggressioni esterne, il patriota deve essere pronto a combattere; ma la patria può esigere il suo sacrificio solo per guerre difensive, non per le vergognose e detestabili guerre di conquista.
Nel Discourse, Price parla da repubblicano, ma anche da cristiano. Riconosce senza difficoltà che Cristo ha predicato l’amore di Dio e l’amore dell’umanità, non l’amore della patria. Ma con l’esempio ha mostrato che l’amore della patria può essere incluso fra i doveri dell’uomo. Dal Vangelo emerge chiaramente che Cristo aveva un tenero e particolare affetto per la sua patria, anche se essa era corrotta e malvagia. In uno dei suoi ultimi viaggi a Gerusalemme, si legge in Luca XIX, 42, Cristo pianse sulla città e disse: «Se avessi compreso anche tu, in que...

Indice dei contenuti

  1. Prefazione all’edizione 2020
  2. Premessa all’edizione italiana
  3. Introduzione
  4. I. L’eredità del patriottismo repubblicano
  5. II. Eclissi e ritorni
  6. III. Il patriottismo e la politica degli antichi
  7. IV. La nascita del linguaggio del nazionalismo
  8. V. La nazionalizzazione del patriottismo
  9. Epilogo. Patriottismo senza nazionalismo
  10. Bibliografia
Stili delle citazioni per Per amore della patria

APA 6 Citation

Viroli, M. (2020). Per amore della patria ([edition unavailable]). Editori Laterza. Retrieved from https://www.perlego.com/book/3459827/per-amore-della-patria-patriottismo-e-nazionalismo-nella-storia-pdf (Original work published 2020)

Chicago Citation

Viroli, Maurizio. (2020) 2020. Per Amore Della Patria. [Edition unavailable]. Editori Laterza. https://www.perlego.com/book/3459827/per-amore-della-patria-patriottismo-e-nazionalismo-nella-storia-pdf.

Harvard Citation

Viroli, M. (2020) Per amore della patria. [edition unavailable]. Editori Laterza. Available at: https://www.perlego.com/book/3459827/per-amore-della-patria-patriottismo-e-nazionalismo-nella-storia-pdf (Accessed: 15 October 2022).

MLA 7 Citation

Viroli, Maurizio. Per Amore Della Patria. [edition unavailable]. Editori Laterza, 2020. Web. 15 Oct. 2022.